Il silenzioso boicottaggio della Microsoft ai danni dell’identità Padana
ORIO AL SERIO (BG). Chi, fra i nostri molti denigratori (molti nemici, molto onore dicono i nostri vicini di Casa, o di Popolo, non ci capiamo una mazza nemmeno noi) conserva l’immagine del padano rozzo e ignorante, non immagina quanto questi sia invece all’avanguardia nella tecnica e nel suo settore di punta, l’informatica. Internet è ormai parte della vita del padano medio, metropolitano e non: la casalinga smemorata consulta google per la ricetta della polenta taragna, la tumultuosa intellighenzia padana scandaglia la rete alla ricerca dei numerosi avvenimenti culturali sparsi per le nostre terre, dalla Festa del Prosciutto di S. Daniele del Friuli a quella del Radicchio di Oderzo. Il commercialista padano vi trova tutti i trucchi per l’evasione fiscale e dei contributi ai lavoratori immigrati che infestano le nostre valli. Il giovane padano, invece, può tranquillamente ammazzarsi di seghe tra un sito porno e l’altro.
Eppure, proprio la maggior multinazionale dell’informatica si rivela - oltre che ingenerosamente ingiusta verso i suoi affezionati utenti del nord - un insospettato avversario in più della nostra causa. Asservita, come tutte le grandi multinazionali, al partito trasversale del relativismo, del multiculturalismo, alla lobby omosessuale, filoaraba e comunista, la società di Bill Gates disconosce subdolamente l’identità del nostro Popolo. Avete mai provato a digitare “Padania” utilizzando il Word del vostro computer? Una sottolineatura rossa (sempre loro…) apparirà, fastidiosa come una macchia di ragù sulla tovaglia buona della domenica. Ebbene sì: Microsoft si rifiuta di riconoscere l’identità del nostro Popolo non includendo il termine nel dizionario.
Una petizione di protesta, firmata da Umberto Bossi, Roberto Calderoli, Roberto Castelli, Roberto Maroni, Gilberto Roberto e Alberto Berto partirà ufficialmente non appena scopriranno dove cazzo si trova Redmond. Manifestazioni spontanee di boicottaggio dei prodotti dell’azienda americana sono già scattate. Si pensa di installare Linux in tutti gli uffici della Lega, anche se a molti avere il simpatico d.j. sempre tra le balle non convince ancora del tutto. Qualcuno preferirebbe installare Amadeus.
ORIO AL SERIO (BG). Chi, fra i nostri molti denigratori (molti nemici, molto onore dicono i nostri vicini di Casa, o di Popolo, non ci capiamo una mazza nemmeno noi) conserva l’immagine del padano rozzo e ignorante, non immagina quanto questi sia invece all’avanguardia nella tecnica e nel suo settore di punta, l’informatica. Internet è ormai parte della vita del padano medio, metropolitano e non: la casalinga smemorata consulta google per la ricetta della polenta taragna, la tumultuosa intellighenzia padana scandaglia la rete alla ricerca dei numerosi avvenimenti culturali sparsi per le nostre terre, dalla Festa del Prosciutto di S. Daniele del Friuli a quella del Radicchio di Oderzo. Il commercialista padano vi trova tutti i trucchi per l’evasione fiscale e dei contributi ai lavoratori immigrati che infestano le nostre valli. Il giovane padano, invece, può tranquillamente ammazzarsi di seghe tra un sito porno e l’altro.
Eppure, proprio la maggior multinazionale dell’informatica si rivela - oltre che ingenerosamente ingiusta verso i suoi affezionati utenti del nord - un insospettato avversario in più della nostra causa. Asservita, come tutte le grandi multinazionali, al partito trasversale del relativismo, del multiculturalismo, alla lobby omosessuale, filoaraba e comunista, la società di Bill Gates disconosce subdolamente l’identità del nostro Popolo. Avete mai provato a digitare “Padania” utilizzando il Word del vostro computer? Una sottolineatura rossa (sempre loro…) apparirà, fastidiosa come una macchia di ragù sulla tovaglia buona della domenica. Ebbene sì: Microsoft si rifiuta di riconoscere l’identità del nostro Popolo non includendo il termine nel dizionario.
Una petizione di protesta, firmata da Umberto Bossi, Roberto Calderoli, Roberto Castelli, Roberto Maroni, Gilberto Roberto e Alberto Berto partirà ufficialmente non appena scopriranno dove cazzo si trova Redmond. Manifestazioni spontanee di boicottaggio dei prodotti dell’azienda americana sono già scattate. Si pensa di installare Linux in tutti gli uffici della Lega, anche se a molti avere il simpatico d.j. sempre tra le balle non convince ancora del tutto. Qualcuno preferirebbe installare Amadeus.
Nessun commento:
Posta un commento