soglia di attenzione

giovedì 15 maggio 2008

Governo ombra (visto da Venezia)

E così, in stile anglosassone, l'opposizione ha varato il suo Governo Ombra. Ora, non so nelle altre parti d'Italia, ma a Venezia un governo "ombra", non viene preso molto sul serio. Più che di inglese, sa di cabernet.

Amici assicurano di aver visto ieri sera, verso le otto, i governanti ombra entrare alla chetichella Da Bepi, un bàcaro a Cannaregio (alla chetichella perché Da Bepi c'è ancora la foto di Berlinguer appesa al muro).

Malgrado la precauzione iniziale, alle dieci e mezza si poteva ascoltare per mezzo sestiere, perché veniva cantato piuttosto sgangheratamente, l'inno del PD:

"E se son pallidaaaa, come una strassaaaaa,
vinassa, vinassa e fiaschi de vin!!!"

Alle undici e un quarto Enrico Letta ha sorpreso tutti eseguendo inaspettatamente bene "Le 40 canzonette".

Rutelli invece è volato fuori del bar verso mezzanotte meno dieci perché ormai ubriaco perso ha palpato il culo alla signora Maria.

Verso le due è passato Cacciari a salutare, quando ormai l'allegra combriccola era nella fase degli "insultos al clero y apoteosis final". Non gli è restato che cacciarli dalla Serenissima e dichiararli persone non grate.

11 commenti:

Alligatore ha detto...

Bel commento. Pure io appena ho sentito parlare di governo ombra, ho pensato a quelle veneziane, poi, vedendo i primi passi, ho capito che ombra è proprio in senso letterale, cioè fare le stesse cose del padrone dell'ombra stessa spacciandola per cortesia british...

Anonimo ha detto...

ahhaahahha ti assicuro che se solo la metà di quello che hai scritto fosse vero... avrei ancora rispetto dell'opposizione... e gioia .. soprattutto per il volo rutelliano...

Alligatore ha detto...

Be', vedo con piacere che mi hai capito...

Anonimo ha detto...

credo che tutti quelli che vivono in area veneta quando sentono parlare di governo ombra sovrappongano a Veltroni il calice di rosso. Ma si può essere così.. così.. così..I have no words. No more.

Alligatore ha detto...

No, non sempre è così. Io quando sento parlare di ombre penso ad un calice di bianco (Prosecco, Soave, Pinot, al limite un Chiaretto ... ); il rosso è più serio e impegnativo, direi è l'antitesi dell'ombra. Vedi che i conti tornano ...

s|a ha detto...

Attenzione: l'ombra per antonomasia, a Venezia almeno, è quella di rosso. E in quei bàcari che non si sono ancora infighettati, pochi ormai, non ha a niente a che fare con calici, flûtes e altri vetri di Murano che non puoi toccare senza rompere. Il "bicchiere da ombra" o è piccolo basso e tozzo, a forma appena bombata, oppure è sempre basso ma di forma conica allargandosi verso il bordo. Il "bicchiere da ombra" rimbalza quando cade a terra, torna da solo sul tavolo e ti guarda con disprezzo. L'"ombra de vin", servita nel "bicchiere da ombra", non conosce varianti (o quasi) ed è accompagnata dalla frase "dame na ombra", senza specifiche. Alla quale segue di solito del pessimo cabernet.

Alligatore ha detto...

Hai fatto bene a precisare, perchè avevo un ricordo di bianco bevuto a Venezia per accompagnare degli stuzzichini, una specie di aperitivo, e mi cascava la metafora a fagiolo. Rosso, allora l'ombra di Venezia è una cosa ben più serie di un governo ...

Anonimo ha detto...

Vero, vero, tutto vero, verissimo!:))

Anonimo ha detto...

:-)))

Anonimo ha detto...

Aaaaahhh la fase "insultos al clero y apoteosis final"...La mia preferita!
Ma siamo sicuri sicuri che la bella Compagnia dea Bona Morte abbia effettivamente passato tutte le fasi, inclusa quella che prevede di lanciare strali agli alleati oltreoceano e poi ai nostri coinquilini vaticani?
Mah...Nel dubbio...Cin cin!(hic)

s|a ha detto...

@ibridamenti: ;-)

@ostrov: Mi sa che le fasi le hanno passate tutte, come testimonia la performance canora di Letta (fase "Cantos regionales"), il canto dell'inno (fase "Cantos patrióticos"), l'increscioso episodio rutelliano (fase "Negación de la evidencia" di fronte alla Maria che l'incolpava), anche se di non tutte abbiamo il racconto. Cin cin!(hic!)

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