Un commento, colto bloggando in giro, sulle recenti peripezie mastelliane mi ha fatto notare una cosa che mi era sfuggita. A molti, credo. Nella sua sofferta e commovente dichiarazione di dimissioni da ministro, Mastella ha detto che sceglieva tra l’amore per la famiglia e il “potere”, non tra l’amore e la “politica”, questa strana cosa che ha il bene comune come fine, la felicità della polis. Notevole, veramente notevole. Il punto è che non era nemmeno un lapsus. Era esattamente quello che voleva dire.
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