s|a è anticlericale. Non può non esserlo. In Italia, in questo momento, non si può non essere anticlericali. L’analisi serena della situazione permette una pacata conclusione: hanno rotto i coglioni! L’offensiva clericale ha alzato il tiro dopo il falso caso del Papa alla Sapienza: nessuno gli ha impedito di parlare, come hanno scritto o detto fin da subito i vomitevoli media italiani, è stato lui stesso a ritirarsi dall’invito – continua su questo blog la Campagna Renato Guarini dimettiti! (*) – perché non l’avrebbe accolto un’unanimità genuflessa.
Ora tale offensiva ha raggiunto toni senza precedenti, a meno che non si voglia risalire agli anni 50, quando la Democrazia Cristiana spadroneggiava indisturbata. Don Anselmi, responsabile della Conferenza Episcopale Italiana per la pastorale giovanile, critica la scena di sesso tra Isabella Ferrari e Nanni Moretti in Caos calmo e, fra le altre cose, dice: "Molte persone osservano che i consacrati non possono e non devono parlare di sessualità corporea perchè non la vivono. Mi sento di poter dire che noi la conosciamo e la stimiamo così bella e importante che ogni giorno la offriamo sull'altare, doniamo a Dio ed alla nostra comunità il nostro celibato, con fatica e con gioia". Grazie tante, nessuno ti ha chiesto niente. Ma una domanda sorge spontanea: che cazzo vuol dire? Maestri del nonsenso, come sempre, travestito da beateria buonista. (raccomando la lettura del post di Universi paralleli)
La lista è lunga: dal boicottaggio silenzioso della “pillola del giorno dopo” alla rianimazione obbligatoria dei feti, dalla “revisione” – così la chiamano – della legge 194 sull'aborto al recente gravissimo episodio del blitz in ospedale, dove le forze del disordine hanno interrogato una donna ancora sotto gli effetti dell’anestesia. Insomma, è in corso una nuova caccia alle streghe. Giuliano Ferrara associa in maniera ignobile la recente moratoria all’ONU sulla pena di morte a una moratoria sull’aborto. La donna che sceglie di abortire è un’assassina o un boia. La presenza in vita di Ferrara è di per sé un argomento a favore dell’aborto terapeutico.
In gioco c’è di nuovo e come sempre la gestione da parte dell’uomo del corpo della donna e della sua libertà di scelta. Di nuovo e come sempre la Chiesa - le sue gerarchie e gli zelanti politici italiani di destra, centro e sinistra (molti anche da quest'ultima parte, a dimostrazione che destra e sinistra non vogliono dire più niente) - una comitiva di maschi che ha scelto il celibato e la castità, parla e vuole decidere di ciò che non conosce e di cui non dovrebbe occuparsi. Ma, come sempre, il controllo delle anime passa per quello dei corpi. Mi correggo: delle anime a questa gente non frega niente, è solo dei corpi che si occupano. Pura pornografia.
(*) A parte per la vicenda Ratzinger, Renato Guarini dovrebbe dimettersi da rettore della Sapienza anche per altri motivi, visto che è un altro di quelli che hanno facilitato, mettiamola così, l'accesso di figli, generi, mogli o nipoti alle cattedre universitarie.
Ora tale offensiva ha raggiunto toni senza precedenti, a meno che non si voglia risalire agli anni 50, quando la Democrazia Cristiana spadroneggiava indisturbata. Don Anselmi, responsabile della Conferenza Episcopale Italiana per la pastorale giovanile, critica la scena di sesso tra Isabella Ferrari e Nanni Moretti in Caos calmo e, fra le altre cose, dice: "Molte persone osservano che i consacrati non possono e non devono parlare di sessualità corporea perchè non la vivono. Mi sento di poter dire che noi la conosciamo e la stimiamo così bella e importante che ogni giorno la offriamo sull'altare, doniamo a Dio ed alla nostra comunità il nostro celibato, con fatica e con gioia". Grazie tante, nessuno ti ha chiesto niente. Ma una domanda sorge spontanea: che cazzo vuol dire? Maestri del nonsenso, come sempre, travestito da beateria buonista. (raccomando la lettura del post di Universi paralleli)
La lista è lunga: dal boicottaggio silenzioso della “pillola del giorno dopo” alla rianimazione obbligatoria dei feti, dalla “revisione” – così la chiamano – della legge 194 sull'aborto al recente gravissimo episodio del blitz in ospedale, dove le forze del disordine hanno interrogato una donna ancora sotto gli effetti dell’anestesia. Insomma, è in corso una nuova caccia alle streghe. Giuliano Ferrara associa in maniera ignobile la recente moratoria all’ONU sulla pena di morte a una moratoria sull’aborto. La donna che sceglie di abortire è un’assassina o un boia. La presenza in vita di Ferrara è di per sé un argomento a favore dell’aborto terapeutico.
In gioco c’è di nuovo e come sempre la gestione da parte dell’uomo del corpo della donna e della sua libertà di scelta. Di nuovo e come sempre la Chiesa - le sue gerarchie e gli zelanti politici italiani di destra, centro e sinistra (molti anche da quest'ultima parte, a dimostrazione che destra e sinistra non vogliono dire più niente) - una comitiva di maschi che ha scelto il celibato e la castità, parla e vuole decidere di ciò che non conosce e di cui non dovrebbe occuparsi. Ma, come sempre, il controllo delle anime passa per quello dei corpi. Mi correggo: delle anime a questa gente non frega niente, è solo dei corpi che si occupano. Pura pornografia.
(*) A parte per la vicenda Ratzinger, Renato Guarini dovrebbe dimettersi da rettore della Sapienza anche per altri motivi, visto che è un altro di quelli che hanno facilitato, mettiamola così, l'accesso di figli, generi, mogli o nipoti alle cattedre universitarie.
2 commenti:
"s/a è anticlericale."
Anche lector in fabula lo è, se ancora non lo si fosse capito. :-))
A dire il vero un po' si capisce... ;-)
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